Su e giu' per quattro cime!

Giovedì 5 agosto io ed Erio siamo pronti a ripartire, il meteo è buono! Giusto il tempo pessimo del giorno precedente per scombinare i piani. Da Tasch mi sposto a Saas Fee in bicicletta. Sono circa ventuno chilometri di discesa fino a Stalden e diciassette di salita per raggiungere Saas Fee. In programma c’è la Nadelgrat, una lunga cresta che collega quattro cime, il Dirruhorn, l’Hoberghorn, lo Stecknadelhorn e il Nadelhorn. Il punto di appoggio è il rifugio Mischabelhutte, 1500 m sopra Saas Fee, e si raggiunge con un sentiero abbastanza lungo, attrezzato con una ferrata nell’ultimo tratto. Il rifugio si trova in punto panoramico e dalla balconata l’Alphubel sembra si possa toccare! 

Verso la Michabelhütte...
...al rifugio!
L’accoglienza è calorosa e le ragazze che gestiscono il rifugio gentilissime. Mentre beviamo un tè decidiamo il programma per il giorno dopo. In questa occasione il meteo instabile dell’estate ci favorisce… infatti le recenti e abbondanti nevicate hanno mantenuto in ottime condizioni il canale Selle che dà accesso alla Nadelgrat. In annate con estati più secche il canale già ad inizio stagione è privo di neve e quindi non è possibile salirlo perché troppo pericoloso per la presenza di rocce instabili. Decidiamo quindi di dirigerci verso la Nadelgrat, consapevoli che sulla cresta troveremo neve e quindi andrà percorsa tutta con i ramponi… non è una novità quest’estate! Dopo l’ottima e abbondante cena prepariamo il materiale e andiamo a dormire. Facciamo colazione alle 2 e partiamo. Dalla Mischabelhutte arrivare all’attacco del canale è abbastanza lungo e il percorso prevede di scavalcare l’Ulrichshorn una cima di 3924 metri. La mattina fa molto freddo e c’è parecchio vento, dobbiamo coprirci abbondantemente! Arriviamo all’attacco del canale Selle con le prime luci dell’alba e, come ci aspettavamo, è ben innevato e per nostra fortuna tracciato da altre cordate che, partite dalla Bordierhutte, sono salite prima di noi. Il canale è lungo circa 400 m e in circa un’oretta siamo al colle pronti a percorrere la cresta. Il percorso è molto articolato e vario. Si alternano parti di arrampicata per superare vari gendarmi e tratti sul filo di cresta. Avevo già percorso questo itinerario l’anno prima e le condizioni erano ben diverse: completamente secco e scalabile per buona parte senza ramponi. Tuttavia la presenza della neve quest’anno aiuta nella scelta dei passaggi migliori… basta seguire le impronte di chi è passato poco prima di noi! Le cime si susseguono rapidamente e ci divertiamo nella progressione. Unico inconveniente il forte vento che ci accompagna per quasi tutta la giornata. Foto in cima, firma sul libro di vetta e barretta è il ritornello del giorno che si ripete per le quattro vette della Nadelgrat! A metà giornata siamo in cima al Nadelhorn che all’alba dal colle sembrava lontanissimo. Foto di rito, come sulle altre tre cime, e iniziamo a scendere lungo la via normale verso la Mischabelhutte. Il vento è cessato e il sole scalda parecchio.
In salita dal canale Selle.
Stecknadelhorn, terza cima della giornata!
Panorama dalla cima dell'Hohbärghorn.

Al rifugio ci lasciamo tentare da una fetta di torta e una Apfelshorle mentre aggiorniamo i gestori delle condizioni che abbiamo trovato sulla via. È ora di scendere verso Saas Fee… il sentiero, con la stanchezza della giornata, sembra più lungo che in salita, ma l’altimetro parla chiaro… non c’è un centimetro di differenza!
Durante il fine settimana danno ancora instabilità, mi informo presso la Rothornhutte sulle condizioni dello Zinalrothorn che potrei salire con David nei giorni successivi. Le condizioni non sono ottimali e non è consigliabile scalarlo. Erio per la prossima settimana sarà impegnato. Così decido di aspettare qualche giorno le condizioni migliori e ripartire con Roberto per concludere la salita delle cime del Monte Rosa. Percorro in bicicletta il tratto da Saas Fee a Stalden, così in bicicletta ripartirò da qui per Tasch.
Erio ed io concordiamo che ci siamo meritati un’ottima cena… hamburger e birra ci aspettano al birrificio di Anzolla!

Francesco.

Diario

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