Rifugio Chiarella... acqua, grandine e neve!

Finalmente si riparte! Il meteo sembra concedere qualche giorno bello, anche se l’alta pressione stabile non si decide ad arrivare… Partiamo alle 7.30 e ci troviamo ad Aosta al piazzale della funivia con Alessandra. Temporale forte già a Viverone… le nuvole ci seguono! Partiamo in bici dal parcheggio della funivia in direzione Glassier. Scendendo da Courmayeur, prima di rientrare a casa, avevo già percorso questo tratto in bicicletta, ma decido di ripeterlo… la buona compagnia ha la meglio! Inizialmente la strada è la medesima per il passo del Gran San Bernardo, poi si divide e si seguono le indicazioni per la Valpelline.

La salita non è impegnativa e in breve arriviamo al paese di Valpelline, dove si lascia la valle principale, si segue per Ollomont e poi per Glassier, termine della strada. Ricordo abbastanza bene il percorso, essendoci passato pochi giorni prima e quindi anche psicologicamente la salita risulta meno impegnativa della prima volta! Alessandra non ha “questa fortuna”… ma non ne ha bisogno! A Glassier ci sono un paio di case, un bar e il b&b Lo Glassier dove abbiamo prenotato per la sera successiva. Qui ci aspetta il camper. Mangiamo qualcosa con Ivan e Paola e ci prepariamo per salire al rifugio Chiarella.

Come da previsione inizia a piovere… il meteo parla di pioggia e qualche temporale in quota. Sfoderiamo copri zaini e poncho e partiamo. La previsione era decisamente ottimista… lungo il sentiero ci segue il temporale con tuoni, vento, pioggia e grandine. Raggiungiamo la conca di By e i diversi casolari e alpeggi che si trovano lungo la salita. Sebbene sotto la pioggia, il percorso è piacevole e il posto decisamente panoramico. Attorno ai 2500 m, la pioggia si trasforma in neve e salendo la nevicata diventa più intensa… 8 luglio! Percorriamo l’ultimo tratto di sentiero completamente bianco e arriviamo al rifugio a quota 2979 m. 

Il rifugio Chiarella è gestito dai volontari del CAI Chiavari. L’accoglienza è calorosa e il clima famigliare. Ci siamo solo Alessandra, io, i tre gestori e la bimba di uno di loro. Sommergiamo la stufa con i nostri indumenti bagnati e ci scaldiamo con un un te caldo prima della cena. Il gestore ci aggiorna sulle condizioni della salita al Grand Combin per la cresta SE e per la discesa lungo la spalla Isler. Ci informa inoltre che faremo la prima salita dell’anno alla cima dal versante italiano! Altre persone arriveranno al rifugio l’indomani per salire la cima il giorno successivo… tra le quali ci sarà il mio amico Roberto! Intanto non smette di nevicare… i 5 cm di quando siamo arrivati sono ormai diventati una ventina e il paesaggio è bianco fino almeno a 2300 m… anche il vento non diminuisce. Sono un po’ preoccupato per come potremo trovare la salita! Dopo cena prepariamo il materiale e andiamo a letto. Vento e neve dovrebbero cessare attorno all’una… partenza prevista verso le tre e mezza, inutile anticipare troppo!

Francesco.

Diario

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