Da un Granparadiso... ad un altro!

In cima al Granparadiso.

Oggi ci aspetta il Granparadiso. Sveglia alle 4.10 e pronti per la colazione. Ci raggiungono Erio, Alessandro e Lorenzo. Loro hanno dormito in furgone a Pont e ci raggiungono al rifugio per la colazione. Portiamo gli sci per circa duecento metri sopra il rifugio, fino al vallone da cui si accede al ghiacciaio del Granparadiso. Abbandoniamo le scarpe da ginnastica e iniziamo a salire con gli sci. È sabato e ci sono molte cordate che salgono, sia dal Vittorio Emanuele che dalla Chabod. 

Gabriele fa il passo.
Erio

Gabriele fa il passo, io seguo. Poi Erio, Alessandro e Lorenzo. La giornata si apre e non fa freddo, un po’ di vento in vetta. Anzi le temperature sono abbastanza alte tanto che in basso troveremo neve abbastanza molle. Arriviamo al deposito sci e saliamo la breve cresta che porta in vetta. In cima io e Gabriele, in un intaglio della cima riparati dal vento, mangiamo qualcosa e aspettiamo gli altri. Decidiamo poi di scendere per evitare di essere rallentati dalle numerose cordate che stanno salendo. Foto di rito nei pressi della madonnina e poi giù verso gli sci. Lungo la discesa ci riuniamo ad Erio. Qualche bella curva su neve trasformata ci riporta alle scarpe da ginnastica e poi velocemente al rifugio. Qui ci aspetta Valentina… giusto in tempo per la merenda di metà mattina! Mi suggersice un fetta di crostata… Lemonsoda e mi lascio ingolosire dalla squisita pere e cioccolato… quando arriva Gabriele mi accorgo che la fetta di crostata è grande il doppio!!!

In cima.
Relax mentre la gente si accalca alla madonnina.
Ultimo tratto della salita.

Riassettiamo gli zaini e iniziamo la discesa verso Pont. Alessandro e Lorenzo arriveranno con più calma, ma noi dobbiamo iniziare il trasferimento verso la Val Veny. Scendendo incontriamo Ivan e Paola che ci sono venuti in contro. Come il giorno prima, al bar di Pont ci sfamiamo con un panino e ripartiamo in bicicletta. Ci aspettano i 27 km di discesa della Valsavarenche come riscaldamento e poi una trentina di salita non ripida, qualche percento ma costante fino Courmayeur. La ciliegina sulla torta sono gli strappi della Val Veny al 13-14 %… per fortuna non sono lunghi. In Val Veny ci raggiunge Francesca, la ragazza di Gabriele, impegnata fino a poche ore prima con gli esami di terza media! Finalmente il campeggio Monte Bianco La Sorgente. Cena e riposo in uno dei boungalow del campeggio!

Ingresso al campeggio La Sorgente!
Una vera dimora!
Un angolo di paradiso!

Dal campeggio La Sorgente sono passati Franco Nicolini e Diego Giovannini durante il loro concatemento e anche Ueli Steck. Oltre a molti altri grandi alpinisti. Il bellissimo campeggio è situato a metà valle, proprio alla base della Cresta di Peuterey in una posizione ottima per escursioni e salite di vario genere e natura. Il proprietario è Matteo Pellin guida alpina di Courmayeur. È disponibilissimo e gentile, mi parla della sua amicizia con queste persone e mi racconta del loro passaggio. Durante i successivi giorni di riposo al campeggio mi terrà informato sulle condizioni delle vie del Monte Bianco. Purtroppo le condizioni si riveleranno critiche e obbligheranno ad uno stop di qualche giorno e ad una revisione del programma originale del concatenamento. Questo però era stato messo in conto prima della partenza. Il meteo e le condizioni della montagna dettano il ritmo delle salite e danno il via libera per andare! Inoltre, muovendomi con amici diversi nelle varie parti, dovrò sacrificare la salita di alcune cime per non far saltare i “delicati” appuntamenti delle prossime settimane che devono comunque fare i conti con ferie prese, lavoro e impegni famigliari. Ma è anche il bello di questo viaggio! Per ora ascolto i preziosi consigli e le indicazioni di Matteo che conosce benissimo queste zone e mi dà anche alcuni suggerimenti per le future salite. Ne facciamo tesoro e avremo modo nei prossimi giorni di riorganizzarci.

Francesco

Diario

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